CHI SIAMO

Siamo un collettivo di musicisti/e, performer, danzatrici, attrici.
La nostra ricerca è allo stesso tempo un concerto, una performance danzata, uno spettacolo teatrale, una festa dei corpi. Proveniamo dalle esperienze più diverse – il canto e la musica, la danza, la body music, il teatro, il mondo del Feldenkrais® e dello yoga, la musicoterapia, la pedagogia – e ciascuno di noi ha sempre avuto un occhio al mondo dell’educazione e dell’insegnamento.

Rosario nasce nel 2019. Ci siamo incontrati per la prima volta a Pontedera (PI), allo Spazio NU, centro internazionale per l’arte del movimento, che tutt’ora sostiene il progetto e ci ospita nei nostri incontri residenziali. 

Il nostro punto d’incontro è stato Charles Raszl, chitarrista, arrangiatore, compositore, ballerino, educatore artistico, direttore musicale e teatrale, e membro dei Barbatuques (gruppo brasiliano di riferimento internazionale per la body music). Dopo aver conosciuto singolarmente ciascuno degli altri componenti di Rosario, Charles ha dato l’impulso vitale al progetto, con l’idea, apparentemente utopica, di mettere insieme un gruppo di persone differenti per provenienza e formazione, ma affini in quella scintilla iniziale è stata la body music, nel desiderio di indagarne le potenzialità.

Perché Rosario: le declinazioni

Il Rosario è una collana e in molti luoghi del mondo troviamo quest’oggetto come guida per meditare e dirigersi nel profondo e nella presenza. Nel Rosario, come nel Collettivo si conta e si canta. Rosario è quindi una connessione tra modi e mondi diversi, un cerchio nel quale la presenza di ogni grano è necessaria per sentire l’unione.

Rosario, che in brasiliano vuol dire anche corona di rose, è inteso come organismo vivente che ha radici nel territorio di nascita di ognuno dei suoi componenti e rami che crescono e si intrecciano nei luoghi più diversi. Pianta tenace che per poter onorare ogni fiore che la compone, prende atto delle proprie spine come parte inevitabile del tutto.

Nossa Senhora do Rosario in Brasile è la chiesa degli schiavizzati della diaspora, che solo in quel luogo speciale potevano onorare il culto delle loro divinità in un incontro di simboli e miti che si scoprivano sovrapporsi con quelli dei colonizzatori, riconoscendo punti in comune pur nella diversità di provenienza e condizione sociale. Nossa Senhora do Rosario simboleggia quindi storicamente un momento di sollievo, appartenenza e costruzione d’identità durante un cammino doloroso che, iniziato secoli fa, dura ancora oggi: l’inclusione e la resilienza attraverso il culto che genera musica, e la musica che a sua volta diventa cura.

FIO AZUL

Fio Azul è una performance che indaga e racconta il mondo della tradizione e della cultura popolare: migrante, aperta, porosa. Una sperimentazione nella quale due mondi trovano punti di incontro a volte inaspettati creando un ponte che attraversa l’oceano, che collega il sostrato Brasiliano con quello Mediterraneo.

Ci affascina vedere in che modo diverse “cellule musicali”, così legate ai miti e alla saggezza di una specifica cultura, possano incontrarsi e dialogare nell’arte e nel gioco. Tessiamo così il nostro Fio Azul, filo che intreccia body music, teatro, danza, canto, storie e relazioni.

Lo spettatore è coinvolto e diventa parte integrante della performance, perché ogni persona del pubblico, attraverso il proprio corpo, da una parte ascolta e dall’altra porta con sé lo strumento musicale con cui partecipare.

Fio Azul è una ricerca in movimento, perché Rosario è un organismo vivente che continua a trasformarsi ed accogliere persone, idee ed energie provenienti dai luoghi più diversi, geografici e culturali. È una ricerca che si pone in dialogo fertile con l’ambiente dove i nostri corpi danzano e suonano.

Ad oggi la nostra creazione è stata presentata, nei suoi vari stati di sviluppo, in questi contesti: nel 2019 al Festival di Musica Circolare a Trevi (PG); nel 2019 e 2022 allo Spazio NU di Pontedera (PI); nel 2022 al Festival Opera Prima di Rovigo, al Festival Inventaria di Roma, e a Rovereto (TN), all’interno di una serata promossa dall’Associazione Spagnolli-Bazzoni.

IL COLLETTIVO ROSARIO

Charles Raszl, il direttore artistico
Charles
Raszl
Sara
Capanna
Francesca
Cristofaro
Simone
Magnoni
Linda
Palazzolo
Gennaro
Pantaleo
Luna
Pauselli
Claudia
Pellegrini
Valentina
Romizi
Andrea
Sampalmieri
Lorenzo
Sansoni
Silvia
Sasso
Sara
Tinti

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